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Neraria (Fatma Ibrahimi)

GRAFICA | Marche

Fatma Ibrahimi nasce a Durrës nel 1985. Il suo primo approccio al mondo dell’arte è nel campo dell’interpretazione musicale: a 6 anni inizia lo studio del pianoforte al Liceo Artisticodella sua città natale. Nel 1997 si trasferisce in Italia e prosegue in seguito i suoi studi musicali al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. Parallelamente ai suoi studi musicali nutre una forte passione per il disegno, la pittura e le arti figurative in generale, che diventeranno dagli anni dell’adolescenza il suo interesse principale. Una naturale propensione alla ricerca e al confronto delle varie modalità espressive la porteranno a eleggere il disegno e la pittura quale veicolo ideale della propria ricerca espressiva. Nelle sue opere predilige creare atmosfere estatiche, macroscopiche o miniate, disperse in una dimensione onirica e perturbante.

Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Urbino in Pittura, attualmente vive e lavora a Jesi. 

Descrizione progetto in concorso:

Giardini

I giardini del pianeta Neraria contano creature vegetali, animali e meccaniche capaci di sopperire se non soppiantare l’antropocene sviluppate in un futuro in cui l’assenza dell’uomo comporta arricchimento e diversificazioni inimmaginabili. 

Sono piante nate all’interno del nostro mondo tecnologizzato, in cui la natura si ibrida con l’artefatto umano. 

L’erbario immaginario di Fatma nasce durante la pandemia. Queste creazioni sono diventate come una sorta di diario quotidiano, una pratica giornaliera in cui focalizzare l’attenzione su dettagli inaspettati, memorie, esperienze personali e stati d’animo. Questo lungo repertorio di vegetali inesistenti, ibridi, multiformi attraverso la loro duplice natura trasformano il tragico in ludico, il mortifero in vitale, il metallico in organico, ecc.