Sara Formentini è una visul artist con sede a Roma specializzata nella pittura dell’autoritratto surrealistico. L’autoritratto è il suo modo di descrivere ciò che sente come forma di confronto tra lei e le sue emozioni più profonde, dipinge sempre ciò che percepisce e ciò che vede dentro di se. Durante la sua evoluzione artistica è riuscita a togliere il velo dallo specchio e mostrarsi. La sua ricerca si rivolge alla scoperta più profonda della riflessione del sé attraverso la coscienza. Analizza il suo conscio, inconscio e subconscio. Vuole liberarsi della materia ritraendosi spoglia dalla materia con colori minimalisti, neutri in “vuoti” per dare spazio all’essenza. Tra simbolismo e flusso diretto di coscienza mira alla lettura del significato molteplice come la moltitudine pirandelliana che ognuno di noi possiede. Tra paura, amore, bene e male analizza se stessa affrontando tante questioni esistenziali dell’essere: “chi sono io” evolvendo in “questo sono io”, è come morire partorendo e rinascere ogni volta, nuova. Ha intrapreso uno studio sulla fisionomia e un’attenta ricerca di messaggi non verbali attraverso il viso e il corpo per rendere i suoi lavori semplici e diretti. La sua arte è soprattutto libera di interpretazione, è un percorso personale verso emozioni comuni per suscitare un viaggio interiore soggettivo del fruitore, attraverso chiavi simboliche racconto la sua storia.
OPERA SELEZIONATA :
BLACK HOLE
acrilico e grafite su tavola di legno in teca 100x85x5cm
Si tratta di un tributo ai buchi neri, un modo per descrivere il vuoto divorante di tutte le energie esistenti che si fondono creando una forza così grande che si trasforma in un buco che inghiotte tutto, questo buco è la rappresentazione del suo corpo pieno come vuoto, un profondo nulla costipato di sensazioni, statico ma vivo padroneggia il centro della scena in uno spazio indefinito quasi onirico della mente, confuso come lo scarabocchio di un foglio bianco che aspetta di essere concretizzato: “Il buco nero è un corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso che dal suo interno non può uscire nulla, è caratterizzato dal fatto che qualunque cosa lo oltrepassi, attratta dal campo gravitazionale, non sarà più in grado di tornare indietro, nemmeno la luce”.
