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Raffaele Fontana

VIDEOARTE |

Raffaele, nato a Maddaloni nel 1990, ha iniziato il suo percorso come product designer nel 2015 e successivamente come web developer nel 2018. Attraverso l’esplorazione della progettazione meccanica e della stampa 3D, il suo approccio alla creatività ha subito una metamorfosi nel 2020, assumendo una prospettiva sempre più artistica.

Le sue creazioni, spesso opere luminose cariche di messaggi evocativi, hanno suscitato un forte impatto emotivo negli spettatori durante le varie esposizioni a Roma. I suoi lavori sembrano quasi moniti imperativi alla vita stessa, spingendo chi li osserva a riflettere sulla propria esistenza e sulla necessità di abbracciare la vita in ogni suo aspetto.

La partecipazione alla Paratissima di Torino 2023 ha segnato un momento fondamentale nella sua carriera artistica. Durante l’evento, ha presentato una delle sue opere più significative, “Cuore Specchiato”, che ha riscosso un notevole successo tra il pubblico. Quest’opera, esposta anche sulla piattaforma online (https://artgallery.paratissima.it/prodotti/cuore-specchiato), ha attirato l’attenzione dell’organizzazione che gli ha conferito il prestigioso Talent Prize Paratissima 2023.

Questo riconoscimento aprirà le porte alla partecipazione alla mostra collettiva “Talent Paratissima 2024”, dando a Raffaele una piattaforma per esplorare ulteriormente il suo viaggio artistico.

Ora, mentre prosegue il suo cammino artistico con passione e dedizione, Raffaele continua a plasmare opere che fanno eco alla complessità della vita umana. Attraverso la sua arte, mira a ispirare, provocare riflessioni profonde e trasmettere messaggi universali, lasciando un’impronta indelebile nell’arte contemporanea.

PROGETTO

SPLIT (specchio lavorato)

Specchiarsi è per molti un gesto semplice e banale, per alcuni un atto di vanità, per altri una delle azioni più difficili da compiere poiché presuppone confronto e accettazione. 

Lo specchio barocco di Fontana, però, non è soltanto un quotidiano strumento per l’osservazione di sé, ma un portale per guardare il mondo circostante: un mondo diviso in due, in diagonale, da un neon rosso, colore che rimanda alla passione e all’amore, ma anche al pericolo e al dramma, tant’è che persino la cornice, massiccia e imponente, non viene meno al taglio netto e luminoso del neon. 

Mistero e introspezione, violenza e teatralità animano uno strumento inusuale, in cui è forse più facile osservare e accettare che la persona che si ha innanzi – se stessi – non è che l’insieme di comportamenti, atteggiamenti,emozioni e sensazioni diverse: una creatura complessa e dalle mille sfaccettature che spesso deve fare i conti con il dualismo più arduo da comprendere, quello fra bene e male.