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Nathalia Koux

VIDEOARTE |

Nathalia Koux è nata a Neuchâtel (Svizzera) il 6 febbraio 2000. Cresciuta in Svizzera con un fratello maggiore, un padre danese e una madre ucraina. Discendente da una famiglia ucraina di artisti (pittori, cantanti lirici e compositori), con una madre pittrice, è stata una forte fonte di ispirazione e ammirazione. È cresciuta con una matita in mano, sempre incoraggiata a sviluppare una sensibilità artistica. Nel 2017 si trasferisce da sola per un anno ad Adelaide, nel South Australia, che si rivela una svolta nella sua vita, dando spazio alla coltivazione di una forte indipendenza, maturità e fiducia. Nel 2019 ottiene la sua maturità bilingue e riesce a trasferirsi in un appartamento a Losanna, che diventa una via di fuga da una depressione maggiore causata da un ambiente familiare violento. Nello stesso anno inizia una laurea in Psicologia presso l’Università di Losanna, dalla quale ottiene il diploma nel 2022. Questi intensi anni accademici le hanno fornito molte conoscenze sulle relazioni umane, la neurologia, la fisiologia, le teorie sociologiche e la sostenibilità. Durante la pandemia di Covid-19, ha scoperto una nuova passione per l’arte dei tatuaggi, che è emersa come una rivelazione a dedicarsi completamente all’arte.

Nel ottobre 2022 decide di seguire le orme della nonna e si trasferisce a Roma, dove inizia un Master in Belle Arti presso RUFA, concentrandosi su un approccio pluridisciplinare, tra cui pittura, scultura, incisione, performance e installazione. Esplorare e contemplare il mondo è un fattore importante per la crescita e l’ispirazione di Nathalia. Durante l’estate del 2023, decide di vivere da sola nella natura per un intero mese, dormendo nella sua tenda e camminando 30 km al giorno. Questa esperienza conferma la sua necessità di una connessione più profonda con se stessa, il suo corpo e la natura stessa. La sua arte è un’espressione profonda della sua coscienza, in cui indaga sulla corporalità, sull’intimità, sui traumi e sull’organico.

Descrizione del progetto in concorso o poetica – AMOUR LIQUIDE

La società proclama la mia libertà perché mi viene data la scelta tra A o B, vedi l’ironia? L’amore è persino reale? Vuoi che io sia autentica, ma tu detti il mio comportamento. Trarre ispirazione dal concetto di “Amour liquide” di Bauman (incorporando la costruzione sociale e le richieste paradossali della società), l’opera presenta un’estetica a doppio taglio che sfida le nostre ipotesi sull’amore imprevedibile e precario, senza genere, poliamore e libertà. I pezzi incorporati di specchi e oggetti genderizzati riflettono l’identità e l’estetica degli osservatori, mettendo in discussione le loro preferenze e se si tratta di una scelta personale o di un’imposizione sociale. Affronta una relazione tradizionale categorizzata e conformista, con una liquidità contemporanea di relazioni effimere.