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Iacopo Antoniucci

PITTURA | LAZIO

Iacopo Antonucci, nato a Roma nel 2003, inizia a dipingere da giovanissimo, imparando da autodidatta nonostante abbia conseguito il diploma al liceo artistico. Durante il periodo liceale vince i primi concorsi e un premio internazionale. Nel 2021-2022, a Roma, svolge un anno di collaborazione e assistenza nello studio dell’artista Paolo W. Tamburella, occupandosi della realizzazione diretta di grandi installazioni e lavorando come manovale. All’età di diciannove anni parte autonomamente per l’Africa occidentale, entrando in contatto diretto con il tessuto sociale e artistico del Benin e del Ghana, rimanendo colpito dal netto distacco tra la presenza degli occidentali in Africa e la cultura locale. Dopo tre mesi di permanenza e il finanziamento di una galleria locale, presenta una mostra personale a Cotonou, presso la “Borna Soglo Gallery”, una delle nuove realtà artistiche locali. In Benin dipinge 9 tele utilizzando come diluente la benzina, unico materiale disponibile. L’opera più grande (“Chaos” 400×200) sarà poi acquisita nella collezione personale di Azu Nwagbogu (curatore del padiglione del Benin alla 60ª Biennale di Venezia 2024).
Dopo l’Africa, continua a esporre tra Roma e Milano e a lavorare per un atelier di supporto artistico per le neuro-divergenze, Ultrablu. Ad oggi ha esposto otto volte al pubblico, tre volte come personale, nelle città di Mosca, Milano, Cotonou, Ceglie Messapica e Roma. I suoi riferimenti partono dai maestri del Rinascimento fino a Caravaggio. Da un punto di vista formale, si ispira a correnti come l’art brut e il primitivismo. E poi Sironi, Freud, Bacon, Sartorio, Kiefer e molti altri.

Iacopo Antonucci è un ragazzo italiano nato a Roma, che disegna e dipinge in stile figurativo da quando aveva circa 13 o 14 anni. Per lui, la pittura è il segno organico e tangibile del caos che lega l’umanità in ogni sua manifestazione: dal legame che unisce interi popoli alla relazione tra due persone, fino alla forza ciclica della natura. La sua ricerca artistica mira a rappresentare questa forza colta in ogni contesto e oggetto, sviluppandone una sintesi attraverso la pittura, che coinvolge la materia, il colore e include anche i gesti stessi dell’artista. È guidato da una curiosità e da uno sguardo aperto al mondo. Apprezza l’idea che l’arte, al di là della cultura e dell’epoca in cui viene realizzata, sia in grado di unire le persone, facendosi carico di una forza profonda insita nell’essere umano.

Descrizione progetto in concorso

“Centro” 

Il quadro si riferisce all’ingenuità con cui costruiamo idee e pensieri che percorriamo o scegliamo di percorrere. Essi non sono altro che strutture mentali imposte.
Sentieri mentali a volte razionali, a volte contraddittori che partono da un centro comune, lo stesso a cui poi ritorneranno per ricrearsi e distruggersi all’infinito. Comune e ciclico come la vita.