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Edoardo Ettorre

STRETT ART |

Edoardo Ettorre nasce a L’Aquila nel 1994. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova (TE), si iscrive all’accademia di Belle Arti dell’Aquila nel 2013.

Negli anni dell’accademia inizia ad avvicinarsi alla pittura: una pittura spontanea,gestuale che è ancora la cifra distintiva dei suoi dipinti. Nel 2015/16 e 2018/19 vive a Valencia (Spagna) e frequenta, grazie al programma “Erasmus”, la UPV (Universitat Politecnica de Valencia).

Sperimenta più campi delle arti visive, rimanendo particolarmente affascinato dall’installazione e dalla Street Art, espressioni che spessissimo convivono nei suoi lavori. Di pari passo con l’esperienza all’estero comincia a manifestarsi nelle sue opere un interesse per le dinamiche della società moderna e la critica sociale. Nel Febbraio 2020 consegue il diploma di secondo livello all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

Attualmente si dedica ad una ricerca prevalentemente pittorica saltando, a  piedi uniti, da piccoli quadri a grandi murales.

Dipinge, servendosi di tecniche diverse, immagini familiari catturate tutti giorni dai nostri sguardi, ora attenti ora distratti, come ad esempio una cameriera al telefono o un’istantanea di una serata fra amici. La sua poetica si concentra sul rapporto tra individuo e società, sugli aspetti del mondo “preconfezionato” in cui viviamo. Interrogandosi su queste tematiche porta lo spettatore a riflettere, utilizzando spesso i toni del sarcasmo.

concept

ARB-HOMINES

Il progetto ha l’intenzione di rendere parte integrante, protagonisti dell’opera, gli alberi davanti la parete che in questo modo assume una caratteristica mutevole, vitale. La crescita degli alberi andrà a modificare, con il tempo, l’estetica del dipinto incidendo sulle proporzioni dell’opera stessa, che si sviluppa sulla parte superiore della parete, proprio per rendere le piante partecipi e non d’intralcio al progetto e, allo stesso tempo, creare un contatto sempre più diretto tra natura e uomo (raffigurato).

Questa interazione, diacronica e sincronica, favorisce un contatto interattivo tra arte e natura, tra l’uomo e la terra.

Nasce così il titolo che gioca sulle “radici” delle parole albero e uomo. Un invito a creare un nuovo rapporto generato dalla dedizione e salvaguardia. Prendendosi cura dell’albero, l’uomo si prende cura di sè e del suo futuro.

L’immagine presenta il mezzo busto di una persona che alleva le sue “creature”, così come la scuola fa crescere le nuove generazioni. Altro elemento figurativo importante è la presenza della pianta che il soggetto nutre attraverso un filo rosso, simbolo di vita, di amore e di legame imprescindibile. Immagine realizzata attraverso una proiezione nel futuro della stessa pianta che vi è di fronte.

Il rapporto uomo-natura, da tempo al centro del dibattito culturale e scientifico, è una realtà dinamica: noi esseri umani siamo parte di essa e dipendiamo dagli altri esseri viventi che ci circondando. L’esempio più immediato è l’ossigeno proveniente da tutta la vegetazione che negli ultimi anni è stata devastata dalle conseguenze dell’effetto serra causata dall’ antropocene. Per anni abbiamo ritenuto di poter controllare la natura e modificarla a nostro vantaggio quando in realtà dovremmo semplicemente adattarci ad essa.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare lo spettatore riguardo alla responsabilità che abbiamo nei confronti della natura, la quale salute dipende solo ed esclusivamente da noi che abbiamo la necessità di conservarla e preservarla per il presente ed il futuro.

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Lev Tolstoj

Dimensioni: 19,4×11,2 metri. Materiale utilizzato: vernice al quarzo per esterni.