LUDOVICA CIRILLO
Nome D’arte: ByLUDO
«Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». (Antoine-Laurent de Lavoisier).
E’ il motto di ByLUDO, brand di bijoux di riuso eco-tech fondato dall’architetto Ludovica Cirillo a Roma nel 2008.
La sua prima fonte di creatività è stato un cassetto pieno di auricolari, cavi elettrici e tasti abbandonati del computer. Questi pezzi hanno avuto la possibilità di avere una nuova vita: da oggetti di uso quotidiano, sono stati abbandonati una volta difettosi per poi diventare oggetti ornamentali ed artistici. Il suo design prende spunto dal concetto sostenibile del riuso, un concetto particolarmente importante nell’attuale società consumista.
Appena sedicenne Ludovica, per la prima edizione di TNT Talent New Talent, organizzato dal Ministero Italiano della Gioventù, è stata selezionata tra 200 talenti italiani.
I suoi lavori sono stati presentati in tante mostre a: Roma, Tokyo, Londra, Madrid, Francoforte, Parigi, Tel Aviv. (per ulteriori informazioni sulle esposizioni per favore consultate questo indirizzo: //www.byludo.com/about/ )
Descrizione progetto in concorso
Nel corso della sua ricerca, Ludo ha studiato modi per riciclare e reimmaginare tutti i componenti delle tastiere e di altri rifiuti elettronici. L’ispirazione progettuale per la creazione dei pezzi artistici ByLUDO deriva dallo studio delle proprietà dei materiali e dalla loro giocosa riconfigurazione in creazioni indossabili.
Da quando Ludovica si è trasferita a Tokyo ha avuto la possibilità di esplorare profondamente la cultura giapponese e la sua antica storia di artigianato. Ha presentato la sua nuova collezione, “Mottainai” alla mostra “Umarekawaru: Born After Waste” tenutasi nel 2021. La collezione mescola pezzi tecnologici di riciclo tipici del brand e li assembla attraverso le tradizionali tecniche artigianali giapponesi.
Attualmente e’ aperta a Tokyo la mostra “Precious Waste: a Transformation Journey” è una mostra multimediale che propone gioielli, fotografie e materiali riciclati per guidare i visitatori attraverso la trasformazione da oggetti in disuso in gioelli artistici dimostrando le possibilità creative e le espressioni artistiche del riuso.
