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CollettivoNEO

DANZA |

CollettivoNEO è un progetto che prende vita nel 2022, dal sodalizio artistico nato all’interno dell’Accademia Nazionale di danza, tra Claudia Caldarone e Leonetta Gandon. “Neo”, dal greco νεο, si riferisce a ciò che, in maniera più immaginifica, ha appena aperto gli occhi al mondo. Il collettivo Neo agisce come un prefisso che, anteponendosi a differenti concetti, cerca di immettersi in disparate realtà e condizioni, col fine di indagarne la natura e farne un punto di partenza per la ricerca coreografica. Neo si interessa a studiare i fatti sociali senza voler però muovere delle critiche ma, al contrario, si cimenta nel trovare le ragioni che muovono i singoli individualmente, soprattutto quando esse presentano “nei”, ovvero i disagi esistenziali  che avviluppano il soggetto contemporaneo in  una società in caduta libera. Il collettivo muove lo sguardo metaforicamente dal basso fino ad arrivare ad un’ascesa, che coincide con il raggiungimento di una presa di coscienza soprattutto davanti all’irrazionale e a ciò che trascende la linearità. Il rapporto corpo-suono/voce e l’imprescindibile relazione con la musica ha permesso al collettivo di far partire una collaborazione con il musicista Vincenzo Cozza che ricerca e compone musica originale per lo studio e, conseguentemente, per la performance. La luce e il colore, veicoli di trasmissione emotiva subliminale, vengono pensati e curati dal light design Raffaele SIlvestri, attivo in campo cinematografico come direttore della fotografia. 



Descrizione del progetto in concorso

FALENA

concept e progetto: Claudia Caldarone

Coreografia: Claudia Caldarone e Leonetta Gandon 

Interpreti: Claudia Caldarone, Leonetta Gandon e Silvia Prete

Musica originale di Vincenzo Cozza

Light Design: Raffaele Silvestri 


Lavoro del collettivo in cui ci si è addentrati nel contesto underground è “FALENA”, ideato e progettato da Claudia Caldarone. FALENA studia un fatto sociale e totale che è quello della festa, dispositivo simbolico che appartiene a tutte le società e che  rappresenta una vera e propria, nonché fondamentale pratica collettiva.

Il richiamo al rave e al mondo del clubbing viene celato attraverso la metaforizzazione, in quanto l’evoluzione del performer e il climax emotivo vengono raccontati attraverso le diverse fasi della vita della falena.

FALENA è un viaggio notturno dai colori pop ed eccentrici, in cui le luci talvolta rivelano ai protagonisti la strada ed altre, invece, ingannano, portandoli completamente fuorirotta. 

Il rapporto con la brevità della vita della falena è un monito per viverla intensamente e questo fa sì che l’itinerario a cui si assiste sia caratterizzato da andature scoordinate, che denotano la natura errante di ogni performer. 

Falena è una performance pensata soprattutto per spazi alternativi al teatro, in quanto esige un contesto che sia, esattamente come la natura dei protagonisti, ibrido e a stretto contatto con un pubblico che abbia voglia di prendere parte ad un viaggio notturno e ad una festa dalla musica elettronica.