Giulia Alvear & Gabriele Calanca
DANZA | Lazio
GIULIA ALVEAR CALDERON
In arte Alvear è una ballerina, performer e coreografa con base a Roma, diplomata all’accademia di danze urbane U.D.A. e formata con maestri e coreografi nazionali e internazionali. Ha partecipato a programmi intensivi come Balìbatique Intensive di danza contemporanea e Contemporary Physical Dance di teatro danza.
La sua formazione multidisciplinare spazia dalla danza contemporanea alle danze urbane, con esperienze significative in contesti performativi, sperimentali e coreografici, oltre che in gallerie d’arte come Museo MACRO, Museo d’Arte Contemporanea e Anfiteatro di Pozzuoli.
È vincitrice, semifinalista e ospite di competizioni nazionali e internazionali di danza Experimental/Contemporaneo (Circle Italy, La Machinaria, Futuro Festival, The Journey, Visavì).
Art Director e collaboratrice di diversi progetti coreografici, tra cui META, MINGA (in scena a MArteLive 2023/2024) e Coordinate Festival di videodanza. Ha realizzato corti come Paralysis, Mancanza, Apnea, Il Segreto e Semina, selezionati in festival nazionali di videodanza come COORPI – La danza in un minuto con PANIC.
Ha collaborato con compagnie, artisti e collettivi a livello nazionale, distinguendosi per versatilità, ricerca sull’improvvisazione e forte capacità espressiva.
GABRIELE CALANCA
Musicista, compositore e performer attivo nella musica elettronica e sperimentale. Laureato al Saint Louis College of Music, ha collaborato con artisti come Peppe Vessicchio e Alessandro Mannarino. Unisce elettronica e strumenti ancestrali (Duduk, Kaval, Bansuri, flauti nativi, Didgeridoo, Handpan, Ocarina) per creare paesaggi sonori immersivi e rituali contemporanei.
ANCIA – Il suono del corpo
Performer: Giulia Alvear Calderon
Musiche: Gabriele Calanca
ANCIA è un viaggio sensoriale tra suono, corpo e tempo. È un progetto di ricerca artistica e sperimentazione site-specific, in cui ogni performance si adatta allo spazio che la ospita: architetture, paesaggi e ambienti diventano parte attiva della composizione.
La danza contemporanea e urban dialoga con i suoni ancestrali del Duduk e del Didgeridoo, strumenti millenari dal timbro profondo, arricchiti da effetti elettronici che ne ampliano la dimensione espressiva. Il risultato è una trama sonora e visiva unica, in cui corpo e suono si fondono in un racconto che si rinnova a ogni replica.
Danzatrice e musicista creano un dialogo continuo tra gesto e respiro, sviluppando una nuova grammatica espressiva. Entrambi i linguaggi, pur affondando le radici nel passato, vengono trasformati dall’elettronica e dal movimento contemporaneo e urbano, generando un flusso dinamico tra tradizione e innovazione, memoria e visione.
ANCIA è un’esperienza immersiva e in evoluzione, che rende ogni spazio non un semplice contenitore, ma un vero co-creatore dell’opera.