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Marco Bisciaio

TEATRO | UMBRIA

Marco Bisciaio nasce a Gualdo Tadino (PG) nel 1994 e fin da bambino inizia a calcare le tavole del palcoscenico. I primi ricordi teatrali sono legati alla compagnia dialettale della città, gavetta che risulterà fondamentale per il suo proseguo in campo teatrale. Negli anni di formazione, inizia a sviluppare una certa propensione per la scrittura scenica che lo porterà nel 2018 a scrivere il suo primo monologo teatrale “Soffiando nel Vento”, una storia di emigrazione, politicamente impegnata con cui nel Settembre del 2020 vince la miglior regia al Festival “Teatramm’” a Roma. Per Marco, il teatro, è l’arte del racconto e trova il suo spazio proprio nel teatro di narrazione. Nel 2022 inizia a lavorare al progetto in concorso “Tutti credettero che l’incontro tra i due giocatori di scacchi fosse casuale – una storia su Aldo Moro”; lo spettacolo è selezionato dal PalioErmoColle, dal Catania Fringe Festival e recentemente dal Milano Fringe Festival.

Descrizione progetto in concorso 

Tutti credettero che l’incontro tra i due giocatori di scacchi fosse casuale – una storia su Aldo Moro

Si tratta di uno spettacolo di narrazione ad una voce. L’anno è il 1978, forse uno dei più decisivi della storia della nostra Repubblica, culmine di una guerra civile iniziata con l’esplosione della bomba nella banca dell’Agricoltura di Milano. Il giorno è il 16 Marzo, quando le BR rapiscono l’On. Aldo Moro e annientano la sua scorta. L’attore/Narratore, microfono in mano, alternerà storie di cronaca, sport e cultura: come quella dell’incredibile avventura vissuta da Ambrogio Fogar e Mauro Mancini ai confini del mondo; oppure come quella del match all’ultimo respiro tra Alì e Spinks o come quella di Peppino Impastato che viene ucciso dalla mafia il 9 Maggio 1978, lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro. Al centro della narrazione i 55 giorni più lunghi della Repubblica, attraverso i comunicati delle Brigate Rosse, le lettere di Aldo Moro, gli articoli di giornale, le dichiarazioni del governo “amico” e le profetiche parole del poeta, Pier Paolo Pasolini. Momenti di tensione scenica si alternano ad episodi più leggeri dando vita ad uno spettacolo dinamico e coinvolgente.