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Lorenzo Gonnelli

FOTOGRAFIA | Lombardia

Lorenzo Gonnelli, nato nel 1994 in provincia di Grosseto, si distingue come regista, fotografo e visual artist. Nel 2017 si laurea con lode in comunicazione visiva presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Durante gli studi, dà vita a K(6)error, un progetto
audiovisivo che sfrutta diverse tecniche fotografiche e di ripresa. Questo progetto lo porta a partecipare a festival internazionali, tra cui il Toronto International Music Video Festival, l’Eindhoven Film Festival, il Moscow Short, lo Sziget Festival e Wasteland Film Festival. Dal 2018, collabora attivamente con i Q2Visual per la realizzazione di video mapping. Nel
2021, co-fonda i Lan_Collective, con il quale presenta lo spettacolo a/v “Future is sold out” al Klang di Roma. Nel 2023, la sceneggiatura del cortometraggio “Catene”, viene selezionata per partecipare al ShorTS Development & Pitching Training, Figari Film
Festival, Omladinski Film Festival Sarajevo e vince il Sentiero Film Lab. Nel 2024 presenta il progetto fotografico Acciaio durante il Foco – Exposing Contemporary Photography al Ma.Co.f Centro della fotografia italiana di Brescia.

Descrizione progetto in concorso

“Acciaio” nasce come un viaggio di ritorno alle radici, nel cuore del Monte Amiata, un antico vulcano nel cuore della Toscana. Questa terra, storicamente considerata un rifugio, si è trasformata nel tempo, modellata da forze invisibili ma incisive come l’economia e la
tecnologia. Il Monte Amiata, con la sua storia millenaria, ha subito mutamenti profondi, che si riflettono non solo nel paesaggio naturale, ma anche nelle strutture architettoniche e nelle infrastrutture che oggi lo attraversano.
Il paesaggio, un tempo dominato dalla natura incontaminata, oggi si intreccia con elementi artificiali: tubi, prefabbricati, sistemi elettrici. La natura stessa, influenzata da queste presenze, appare in parte trasformata, a tratti quasi artificiale, come se fosse
costretta a trovare un equilibrio tra la sua essenza originaria e le spinte del progresso.
In questo contesto, il rosso diventa lo strumento per esplorare la tensione tra il paesaggio naturale e l’intervento umano. Le immagini esprimono un dialogo visivo tra passato e presente, tra natura e tecnologia, tra autenticità e artificio.