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Ilaria Giuliodori

FOTOGRAFIA | EMILIA ROMAGNA

Ilaria Giuliodori nasce a Cesena nel 1997. Scopre la fotografia a soli dieci anni, quando vede davanti a sé il mondo da una nuova prospettiva, quella che passa attraverso la lente della sua prima analogica. Autodidatta e curiosa, si lascia guidare dall’istinto e dalla voglia di catturare la bellezza delle simmetrie, degli equilibri e dei colori. Con il tempo inizia a sperimentare un approccio più organico, cercando di andare oltre l’immagine perfetta anche per creare una connessione emotiva con chi si ritrova ad osservare le sue foto.

Attualmente studia Design della Comunicazione Visiva e Multimediale alla Sapienza di Roma, ma il cuore della sua ricerca resta la fotografia. Per Ilaria, ogni scatto è una frazione di tempo, parte di una storia senza confini che fluisce attraverso la cornice e va a toccare quei dettagli tutt’intorno a noi che a volte sfuggono.

“Ogni immagine è un piccolo mondo, e io voglio che chi guarda possa trovarci un pezzo del suo.”

Descrizione progetto in concorso

L’esposizione “Microscopiche Prospettive” invita lo spettatore a esplorare il mondo invisibile che ci circonda. Ogni immagine diventa un portale verso un universo microscopico rilevandone la bellezza nascosta.

Le fotografie, stampate in formati ridotti, richiedono un’osservazione ravvicinata, invitando il pubblico a replicare fisicamente l’atto del guardare attraverso il microscopio. Questo avvicinamento fisico non è solo un’esperienza visiva, ma anche un gesto simbolico: si chiede di guardare con maggiore attenzione e consapevolezza, di fermarsi e di soffermarsi sui dettagli che spesso trascuriamo. Forme sinuose, texture intricate e composizioni inaspettate emergono da ciò che, a occhio nudo, potrebbe sembrare insignificante o monotono. 

L’intento è di sorprendere e stimolare la curiosità dello spettatore, invitandolo a riconsiderare la sua percezione della realtà e a riscoprire il fascino del microcosmo nascosto in ogni cosa. È un invito a osservare il mondo con occhi nuovi, a cercare il sorprendente nell’ordinario e a lasciarsi ispirare dalla straordinaria complessità della natura che si svela solo a chi ha il coraggio e la pazienza di guardare più da vicino.