Elliot
    
TEATRO | Piemonte
Elliot nasce dall’esigenza di portare il Teatro dove manca. Inizialmente ideato come un collettivo di giovani attori di teatro itinerante, oggi diventa un’Associazione Culturale di creativi che hanno deciso di unire le loro esperienze e le loro capacità per coltivare un progetto comune. Il teatro ci basta, ma anche il teatro non ci basta più. Così nel 2020 Elliot si è reinventato, trasformandosi in un contenitore di storie e di idee, con una nuova formula più ricettiva nei confronti dei linguaggi del cinema, dell’illustrazione, della musica, della danza e della moda con la direzione artistica di Leonardo Bianchi, attore, regista, performer e autore e Gian Maria Labanchi, attore, produttore musicale, performer e autore. Nel 2021 debutta il primo progetto originale del duo, ECO, frutto del lavoro di sperimentazione e ricerca del contenitore ‘About ELIZABETH’. Contemporaneamente esce in digitale il primo podcast totalmente autoprodotto, FEMINA OBSCURA. Storia, costume e presente, ELIZABETH diventa una ‘fiaba queer’ nel 2024 con più di 20 repliche in tutta Italia. Tra il 2022 e il 2024, prosegue il lavoro sul sonoro con gli spettacoli ‘VANGELO SECONDO OMERO’ e ‘HOW FEAR CAME’, mentre nel 2023 inizia il percorso de ‘LA SIRENETTA o l’abissale solitudine di un’anima androgina’, finalista del premio IN-BOX 2023. Oggi Elliot ha la sua bottega creativa a Roma, in uno spazio lontano dalla città; meta performativa ed espositiva, che offre ampio spazio anche a set, mostre, eventi e laboratori.
Descrizione del progetto in concorso
LA SIRENETTA o l’abissale solitudine di un’anima androgina
La performance musicale racconta la storia di Marcel e del suo bruciante desiderio di transizione. Un bisogno che attraversa la sua esperienza di bambino e poi di adolescente difficilmente identificabile, caratterizzata da una vibrante esigenza di libertà. Una fuga che ha però un prezzo: l’accettazione del dolore che sempre è legato ad ogni esperienza umana. Nella libreria di suo padre, Marcel trova la raccolta di fiabe di Hans Christian Andersen, e come la protagonista del suo più celebre racconto, rinuncia all’amore della sua vita perché non è abbastanza, così lui non sentendosi assecondato dalla scienza né desiderato dalla società, sacrifica il suo corpo per lasciare che la sua anima possa cercare libera, un altro spazio da abitare; in linea con l’espressività che desidera plasmarsi addosso. In un dialogo tra femminile e maschile, incarnando comodamente il neutro, Marcel affronta i temi dell’identità e dell’accettazione attraverso una forma performativa molto simile a un live show di stand-up comedy musicale. Il racconto contiene infatti brani e passaggi della cultura musicale pop contemporanea, italiana e internazionale. Un live set ambientato tra il fondo di un mare artificiale e la terraferma, in cui il protagonista si confronta con il pubblico, indagandosi. Entrambe le sue parti restano mosse dal medesimo suono, quello che spinge ogni artista a saziare la stessa fame di infinito. Il suono non è solo musica, ma è anche voce, rimandi sonori agli elementi dell’acqua e alla vita sulla terra che rappresenta l’ignoto, la libertà. La Sirenetta vive la sua esperienza come una grande performance, uno spettacolo di danza, musica e parole.
 
 
