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Federica Zianni

SCULTURA | Lazio

Federica Zianni (Roma 1993) si trasferisce a Milano nel 2012 per frequentare il triennio di Scultura presso  l’Accademia di Belle Arti di Brera. I suoi lavori scultorei inizialmente figurativi si evolvono poi in opere  organiche ed astratte.  Si laurea al triennio della Scuola di Scultura nel 2015 con lode. Nello stesso anno espone nel Museo della  Scienza e della Tecnologia di Milano con Arnaldo Pomodoro in una mostra curata da Marco Meneguzzo.  Frequenta la Hochschule für Bildende Künste di Dresda fino al 2017 e il biennio della Scuola di Scultura dove si laurea nel 2018 con lode.  Durante il 2018 partecipa a Premi di rilievo nazionale come il Premio Combat, il Premio Vittorio Viviani e il  Premio Comel durante il quale le è stata assegnata una menzione d’onore. Nel 2019 le viene assegnato il PRS Talent Prize e vince il Premio Rospigliosi per la categoria under 30.   Nel giugno 2019 prende parte al GIFA (Fiera Internazionale della Fonderia) a Düsseldorf, in agosto partecipa allo Swiss Art Expo di Zurigo ed è finalista ad Artrooms Award a Londra.  Nel 2020 espone per la prima volta alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. Inoltre è finalista al  Malamegi LAB15 Art Prize, al Premio di Scultura Gabbioneta, al Premio di Scultura Fregellae durante il  quale le viene assegnato il 2˚ premio, infine vince il Premio Arts in Rome.

La prassi dell’arte come il costituirsi delle religioni e dei miti è comune a tutti gli esseri umani e presente in  ogni cultura fin dagli albori dell’umanità. Attraverso la sua ricerca, Federica Zianni cerca di spiegare come  l’arte, intesa come pratica, sia il punto di incontro, la terra franca in cui contrastare le paure suscitate da problematiche attuali come l’identità e la migrazione, in modo diretto e dimostrativo, attraverso istallazioni di  arte pubblica e performance. L’artista lavora principalmente con la scultura, l’uso delle luci, delle superfici  specchianti e proiezioni video. Affronta il tema dell’identità e del lutto. Così nascono le sue sculture mute, dei  perfetti meccanismi che non rimandano ad altro che a sé stessi, ad un circuito di chiusura verso l’esterno da  cui non fuoriesce alcun suono. Nella sua ultima produzione l’artista affronta anche il tema dell’introspezione  del sé creando superfici mosse e lucide che non rimandano ad un ritratto chiaro di chi vi si specchia. La sua ultima serie è una riflessione sulla natura culturale dell’essere umano e le sue sfaccettature, attraverso  l’utilizzo di materiali artificiali e fusioni in bronzo alla cui tecnica è molto legata.


La BiennaleMArteLive è prevista per ottobre 2022 a Roma.
Le iscrizioni resteranno ancora aperte fino al 31 maggio 2022 e le selezioni sono ancora in corso in tutta Italia ed Europa.