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Pieter Dedoncker

VIDEOARTE | Toscana

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Tabula Rasa è un diario audiovisivo carico di emozioni, in cui 2 artisti riflettono sull’impatto che la pandemia ha avuto sulla vita sociale, sulla vita culturale e sul nostro rapporto con la società e l’ambiente. Il video è la documentazione di un’intensa memoria collettiva, che tratta una moltitudine di emozioni contrastanti. È la testimonianza di un tempo passato che vuole riflettere su quel tempo e sulle azioni di chi lo ha vissuto. Dove scegliamo di essere quando ci svegliamo?

Il video si basa su una serie di fotografie di manifesti decaduti scattate a Firenze durante il lockdown nell’aprile 2020. Mezzi che un tempo erano attivamente utilizzati per promuovere eventi culturali furono abbandonati, inutili come gli artisti a loro correlati. Guardando più da vicino, però, si può notare il gioco di strati di contenuto che si connettono fuori dal loro contesto progettato, creando composizioni spontanee e nuove possibilità, esattamente come gli artisti che, in difficoltà, cercavano una nuova creatività in un paesaggio ristretto, traendo energia dallo spazio liberato.

Le parole selezionate con cura da Liliana Palumbo suggeriscono conflitti simili. La tristezza e la solitudine da una parte ma la speranza dall’altra. Emozioni contrastanti trasformate in poesia, che agisce come una serie di pensieri riconoscibili lungo il video, invitando lo spettatore a partecipare e a chiedersi “È solo un narratore esterno o sono le mieriflessioni?”.

Il paesaggio sonoro è composto da registrazioni effettuate per le strade di Firenze dopo il “primo lockdown”. Sono un’alterazione del “ronzio” della civiltà, una moltitudine di suoni innaturali creati dalle conseguenze dell’attività umana.Questo ronzio era quasi assente quando i cartelloni pubblicitari si stavano trasformando e le persone stavano riscoprendo i suoni della natura in città cercando soluzioni per cambiare il loro modo di vivere attendendo la fine dellockdown.