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Maria laura Calvano e Beatrice D’Amelio

DANZA | Lazio

BIOGRAFIA BEATRICE D’AMELIO E MARIA LAURA CALVANO  

Beatrice D’Amelio nasce a Roma nel febbraio del 1995, intraprende gli studi di danza da piccolissima  per laurearsi poi all’ accademia nazionale di danza di Roma diretta da Enrica Palmieri. Nel 2018  prende parte alla biennale-college di danza a Venezia, diretta da Marie Chouinard, studiando il  repertorio della coreografa stessa. Verrà chiamata l’anno successivo a lavorare come danzatrice in  collaborazione con i coreografi emergenti della biennale di Venezia. Lo stesso anno prende parte al  progetto GoOd della compagnia spagnola Otradanza, con base ad Alicante. Prosegue i suoi studi in  giro per l’Europa, tramite vari intensivi, tra cui quelli con Francisco Cordova, Milan Herich e David  Zambrano. Nel 2019 inizia il nuovo ciclo di studi presso l’accademia nazionale di danza per il corso  biennale in danza contemporanea. L’anno successivo fa parte del festival Interplay di Torino, tramite  il lavoro di Lucrezia Gabrieli e lo stesso anno comincia una collaborazione con Francesca Foscarini  per “Punk.Kill me please” che farà parte di festival come: Kilowatt, Terreni creativi, Direzioni altre,  Ammutinamenti, Akko festival e Grrraint festival.  

Maria Laura Calvano nasce a Roma nel dicembre del 1994, intraprende gli studi di danza da  piccolissima per laurearsi poi all’ accademia nazionale di danza di Roma diretta da Enrica Palmieri.  Nel 2018 prende parte alla biennale-college di danza a Venezia, diretta da Marie Chouinard,  studiando il repertorio della coreografa stessa. Lavora come stagista in compagnie quali Kor’sia  (Madrid) e Introdans (Arnhem, Olanda). Prende parte al progetto GoOd della compagnia Otradanza,  con base ad Alicante. Prosegue i suoi studi in giro per l’Europa, tramite vari intensivi, tra cui quelli  con Francisco Cordova, Milan Herich e David Zambrano. Nel 2019 inizia il nuovo ciclo di studi  presso l’accademia nazionale di danza per il corso biennale in didattica della danza contemporanea.  Si esibisce in festival quali Ravello (2016), Corpo Mobile (Roma, 2021), Corviale Urban Lab (Roma,  2021), Arcadia (Cetara, 2021), Equilibrio (conferenza stampa, Roma, 2022). Nel 2022 danza per il  video musicale “Legalize” di Mr Eazi. 

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Maria Laura Calvano 

Beatrice D’Amelio 

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@maria.laura.calvano 

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SINOSSI AlterEgo 

“C’è un attimo di consapevolezza – il momento della verità – in ogni uomo: quando scopre il suo  doppio. Il doppio che è dentro di noi. Un alter ego d’ombra: la nascosta radice dell’anima” (Nantas  Salvalaggio) 

La parola alter ego deriva dal latino alter (altro) ego (me stesso/io). L’alter ego è un processo psico mentale che avviene all’interno l’essere umano. La mente dell’uomo, in questo caso, genera un secondo io, indipendente, in grado di prendere in ostaggio l’essere umano. 

Tale processo comporta una violenta instabilità psichica e mentale provocando contrastanti  sentimenti che sfociano nell’odio e nel risentimento sia nei confronti di sé stessi che nei confronti  degli altri. Il soggetto possiede una duplice personalità, due persone nello stesso corpo, nella stessa  mente. 

La ricerca che ha dato vita a questo primo studio è partita dal concetto di alterego, si è sviluppata  mediante il movimento e tramite la danza ha fatto strada ad un lavoro coreografico. Tale tematica è  stata analizzata in senso amplio ed è sfociata nel concetto di dualità, di doppio, tipico dell’essere  umano e, in particolare modo, di una generazione che riesce con difficoltà ad affermare una propria  identità ed una propria unicità. Andiamo alla ricerca costante di ciò che siamo, di chi siamo e di quello  che realmente vogliamo. Abbiamo mille stimoli e distrazioni e non è facile scegliere e capire cosa si  vuole essere realmente. Ma siamo davvero una cosa soltanto? Dobbiamo per forza credere che ci sia  un solo io? Forse ognuno di noi è fatto di mille sfumature e non possiamo dare una sola etichetta a  ciò che ognuno di noi è. Esistono mille colori, mille emozioni ed ognuno di noi vive la propria  esistenza e reagisce alla vita in relazione alle situazioni che gli si presentano. 

Diamo dunque il benvenuto alla dualità, all’incertezza, alla non comprensione del proprio essere.  Diamo il benvenuto alla fragilità, alla crisi, alla risata e al pianto. Diamo il benvenuto all’errore, alla  dinamica ed alla pausa. Diamo il benvenuto al caos e alla calma. Mostriamoci per ciò che siamo,  senza darci per forza una definizione. Troviamo il coraggio di vivere la vita senza schemi e senza  giudizio.