Francesco Levoni
@le_vo_ni
Francesco Levoni (Bologna, 1996) vive e lavora tra Modena e Bologna.
Ha frequentato l’Università di Barcellona ed è laureato in Decorazione (triennio) e Grafica d’Arte (biennio) all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove attualmente è iscritto al biennio di Pittura-Arti Visive.
Ha esposto in vari contesti bolognesi e italiani tra i quali Fondazione Carisbo (BO), Fondazione Rusconi (BO), Galleria Forni (BO), Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo Magi 900 (Pieve di Cento).
Muovendosi tra pittura e incisione, tra fotografia e scultura, la sua ricerca è incentrata su ritratto e introspezione psicologica.
Pur ispirandosi dichiaratamente a generi pittorici antichi, nature morte e ritratti sono concepiti come un tentativo di superamento dei generi tradizionalmente intesi e delle gerarchie storiche tra di essi.
Oggetti e persone diventano simboli di decadenza e allegorie di stati mentali esistenziali che, nel caso delle nature morte, perdono le loro caratteristiche di elementi singoli per unificarsi in un’entità unica inserita in uno spazio metafisico.
A livello progettuale, collage e manipolazione digitale sono alla base dello sviluppo dell’immagine: selezionando materiale dall’archivio fotografico vengono isolate e decostruite parti di fotografie, che saranno successivamente riassemblate in un’immagine unica.
Durante questo passaggio vi è una lunga riflessione rispetto ai singoli elementi, i quali vengono deformati e riposizionati fino ad ottenere una composizione complessiva soddisfacente.
Ottenuto un progetto molto rigoroso a livello di composizione viene in seguito tradotto in linguaggio pittorico e in grandi dimensioni, prestando molta attenzione ai toni che compongono l’immagine e all’interazione che vi è tra di essi, i quali assumono i valori finali solo dopo varie riflessioni e ripensamenti.
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