Emma Scarafiotti
VIDEOCLIP | Lombardia
Biografia
Emma Scarafiotti classe 1996, a.k.a. NICA, è una regista e performer musicale di origini siciliane. Sin da bambina si appassiona al teatro e alla musica. Successivamente si trasferisce a Londra per studiare art direction e media design alla London college of Communication. Durante gli anni di università si appassiona alla video arte e al cinema e inizia a girare i primi corti di video danza avviando collaborazioni con diversi performer Londinesi. Dopo un’esperienza di lavoro a Londra presso lo studio di moda e arte digitale Showstudio decide di tornare a Milano dove inizio a lavorare come art director e regista per fashion film e music video, nello stesso tempo riprende a comporre musica, che definisce un genere dance elettronico. Nei suoi lavori personali ama fondere elementi giocosi e teatrali, sperimentando i suoi diversi interessi: la musica, la danza e il cinema.
Sinossi
Il music video “Ballo da Sola” nasce come un’occasione per sperimentare con le mie diverse passioni: il cinema, la musica e il teatro. Questo è il primo progetto in cui ho deciso di sperimentare sia nel ruolo di performer che regista del video stesso. Il significato del brano vuole far riflettere sul bisogno di liberarsi dalle rigide convenzioni imposte dalla società e di esprimersi liberamente fuori da ogni giudizio esterno.
Il brano esprime una nostalgia verso il mondo del passato degli anni 60 ma allo stesso tempo rivela un’anima pop e contemporanea. Nello scrivere la regia mi sono infatti ispirata molto al cinema degli anni 60 di Jacques Demy e ai video musicali di Mina diretti da Piero Gherardi. Il video non segue una logica narrativa, ma piuttosto una struttura onirica. Il film ha inizio con Nica che evade dalla compostezza e noia di un banchetto cerimonioso e sprofonda sotto il tavolo ritrovandosi in un mondo sottosopra (un po’ come nella favola di Alice nel paese delle meraviglie). In questa nuova dimensione, insieme al suo alter ego “gatto”, si perde in una danza giocosa a volte bizzarra, passando da un mondo visivo e scenografico diverso. In questo universo teatrale, lei ribalta la logica delle regole e si libera dai giudizi, trasformandosi con i suoi diversi outfits e costumi nelle sue diverse personalità. Tuttavia, nel finale, quando la sua performance solitaria sembra essersi conclusa, la sua energia si sprigiona e arriva a travolgere anche agli altri personaggi, che finalmente, lasciano la tavola imbandita e si perdono anche loro in una danza matta e liberatoria.