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Damiano Rossi

LETTERATURA | Sardegna

Nome: DAMIANO

Cognome: ROSSI

BIOGRAFIA: 

Damiano Rossi nasce il 12/01/1984 a Lanusei, risiede a Ulassai in Ogliastra, Sardegna. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte Leonardo da Vinci di Lanusei diplomandosi nel 2003. La passione per l’arte maturata nel corso degli studi superiori lo portano a iscriversi all’Accademia delle Belle Arti Mario Sironi di Sassari, nel corso di pittura. Allievo di diversi professori, i più significativi per lui sono stati gli artisti Roberto Casiraghi, Marco Cingolani, e soprattutto nel campo della grafica gli artisti Mario Tommasello e Elisa Ottaviani. Laureato a pieni voti ,nel 2007, nell’ambito dell’Accademia è finalista presso il Premio Nazionale delle Arti nella Categoria di Grafica presso Catania nel 2008, ora è guida museale presso il Museo di Arte Contemporanea Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai. Nel museo conosce tanti artisti, collabora alla cura degli allestimenti e di alcune pubblicazioni. Sin da subito collabora con l’artista Maria Lai, non solo nell’allestimento delle mostre nel museo, ma anche per la realizzazione delle sue opere sul territorio, come nell’opera “Cucire e ricucire sul diritto e sul rovescio” presso dell’Università di Giurisprudenza di Cagliari. Dal 2006 al 2008 prende parte insieme ad altri giovani artisti sardi, al “Gruppo Anestetica”, col quale ha possibilità di partecipare a diverse mostre.

Descrizione lavoro Martelive: 

I miei lavori hanno la  superficie pittorica carica di rilievi che si prestano a ospitare e diventare un fitto paesaggio di segni e di linee che non si sovrappongono ma che si affiancano con un alternanza di tratti armoniosi, e al contempo dissonanti, nascono dai paesaggi aspri della montagna dell’Ogliastra che vivo ogni giorno, ogni linea ricorda il rapporto conflittuale che intercorre tra la velocità e la lentezza, tra l’uomo e la natura, tra il bene e il male. La disposizione spaziale di ogni linea, rivela che aldilà delle apparenze,  gli alberi, le rocce, lo scorrere dell’acqua, il fuoco, ogni cosa dello spazio, (compreso io) è in se un’unica essenza che si modifica nel tempo in maniera imprevedibile. Nel lavoro “La notte di Cuglieri” ho voluto raccontare il disastro di un terribile incendio che in una sola notte ha distrutto migliaia di alberi e migliaia di anni di  un unico albero, con centinaia di  linee di cenere e di fuoco che si fondono e confondono con le stelle. Nel  lavoro “La mia isola” i menhir millenari vegliano sulle alture, le linee si fanno pendii di un paesaggio essenziale e scabro tanto antico quanto le linee che lo compongono.  

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