Chiara Ricciotti nasce ad Alatri il 12 giugno 1997.

Si appassiona alla fotografia fin da piccola, crescendo con le immagini della

fotografa Antonella Ricciotti, sua sorella, e con lei inizia presto una formazione tecnica. 

La sua passione e la ricerca di una visione artistica a tutto tondo, la portano ad iscriversi, nel 2018, al Master di fotografia presso lo studio della fotografa Patrizia Genovesi a Roma. Nel febbraio del 2019 espone per la prima volta con il suo progetto “L’amore ai tempi di internet” presso l’Open Studio Patrizia Genovesi, a Roma e nel marzo dello stesso anno, una parte

del suo progetto “Orfeo dopo Euridice” è stata esposta tra i finalisti della seconda edizione del Rospigliosi Art Prize presso Palazzo Rospigliosi di Zagarolo. Nel 2021 vince il primo premio della sezione fotografia del concorso “Artivis(mo)” con l’opera “Social Dilemma”, esposta poi nel febbraio 2022 insieme ad altri 50 finalisti durante l’evento “(Mani)festo”.

Nell’ottobre del 2022 espone durante “Lo spettacolo totale” tra i finalisti della “Biennale MArte Live 2022” con il suo progetto “Fragile”. 

Liberarsi

Arriva sempre il momento di liberarsi quando si rimane bloccati in spazi a cui non senti di appartenere. 

Guardarsi dentro, seguire l’istinto e le passioni, non è forse questo il senso di liberazione più grande? 

Le fotografie in successione sono scatti liberatori che grazie al tratto forte e deciso dell’artista Beatrice Marchitelli, mostrano il senso di irrequietezza che si cela dietro la bellezza dei corpi. 

Bisogna seguire il movimento senza limitarsi a guardare, bisogna uscire fuori dalla fotografia per scoprire la potenza delle emozioni: tanto astratte, ma così tanto concrete.

L’istinto della fotografia viaggia verso la ricerca del bello, ma è solamente unendolo all’istinto di un segno così materico che si può donare all’immagine una terza dimensione: quella della libertà.

Grazie a Angela Giacchetti

per il sostegno e la pazienza