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Andrea Ceddia

SCULTURA | Lazio

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Andrea Ceddia nasce a Roma nel 1997. Cresce a Nettuno, piccola città del litorale laziale, dove frequenta il Liceo scientifico Innocenzo XII. Frequenta poi l’Accademia di Belle Arti di Firenze nella scuola di Pittura di Adriano Bimbi e successivamente di Umberto Bisi dal 2016 al 2019, diplomandosi cum Laude. Lì si interessa allo studio dell’Arte moderna e contemporanea in tutte le sue forme. Decide quindi di trasferirsi a Torino, con altri colleghi, aprendo Spazio BUHO uno spazio indipendente di dialogo dove lavora alle sue opere e organizza mostre. Frequenta contemporaneamente l’Accademia Albertina nella scuola di Pittura Contemporanea di Massimo Barzagli. Nel 2021 si interessa alla video arte e all’installazione continuando contemporaneamente la sua produzione pittorica. Nel 2022 finisce il suo percorso accademico diplomandosi cum Laude.

Il dipinto “sabbia magica” è parte di una ricerca che scava all’interno dei ricordi del pittore. Tratta il tema della spiaggia come luogo di confine e di infanzia. I soggetti appartengono tutti a fotografie da mercatino che vengono prese e rielaborate ricreando delle immagini che si scandiscono tra il realismo e l’astratto. I personaggi diventano quindi interpreti di questa fantasia e da sconosciuti acquistano un’aria familiare perché attori di un ricordo: il momento in cui si prende la sabbia bagnata e con la mano chiusa la si fa colare scoprendo le forme più inaspettate. Si inizia a quel punto a giocare ricercando castelli improbabili e si sotterra qualsiasi cosa creando piccoli mausolei. 

La “Testa di Bea” è parte di una grande installazione pensata per Spazio BUHO a Torino, dove quattro bagnanti e un tuffatore si trovano su un soppalco suggerendo di essere su una diga a godersi la giornata di mare. Il visitatore si trova quindi inaspettatamente sotto l’acqua e vede i piedi delle sculture che pendono davanti a lui. La diga è una presenza frequente delle spiagge di Nettuno ed è ostacolo quanto protezione. Si cerca quindi di riflettere sull’immobile confine costruito dall’uomo, la diga, ed il variabile aconfine della natura, la spiaggia.