Silvia Solidea Andellini
MODA | LAZIO
Silvia Solidea Andellini è una designer di moda emergente, 28 anni, vive a Roma.
Amante dell’arte in tutte le sue forme, in particolare della moda e dell’architettura.
La sua formazione comincia fin da bambina, tra la libertà della scuola Montessori e i pomeriggi passati con la nonna a disegnare e lavorare a maglia.
Coltiva fin da subito una forte inclinazione artistica che la porta a frequentare il Liceo Artistico Giorgio De Chirico, dove affina la sua sensibilità visiva e il gusto per la composizione.
Prosegue poi la sua ricerca all’Istituto di moda Burgo, con un corso di modellistica, e successivamente all’Accademia del Lusso di Roma, per diventare fashion designer.
Tra il 2023 e il 2025 partecipa a diverse sfilate — Ensemble, Fashion&Talents e No Limits — dove presenta collezioni caratterizzate dall’uso di materiali non convenzionali e innovativi, forme astratte, stampe futuristiche e dal dialogo continuo tra arte, corpo e identità.
Per lei, ogni abito è un piccolo manifesto: non vuole solo vestire corpi, ma raccontare visioni.
L’abito presentato è realizzato completamente a mano, in plexiglass e anellini d’acciaio.
Il titolo del progetto è (IN)HABITARE, rappresenta la fusione tra la moda e l’architettura, ispirandosi all’architetto Santiago Calatrava, per quanto riguarda le forme.
Il significato profondo di quest’opera però, è un altro.
Al giorno d’oggi ormai ognuno di noi è costretto a portare una sorta di maschera (come diceva Pirandello), questa maschera è anche rappresentata da ciò che indossiamo ogni giorno, che scegliamo accuratamente in base a dove stiamo andando o chi dobbiamo incontrare.
Una maschera emotiva che non ci togliamo quasi mai.
E io mi chiedo, se non fosse possibile indossarla? Cosa si vedrebbe sotto?
Per questo motivo ho voluto realizzare un capo completamente trasparente, che permetta di vedere cosa c’è dentro.
La sua bellezza, le sue forme, la sua luminosità quando la luce si infrange sulla superficie, non cambiano.
Chiunque lo indossi, resterà invariato, ma si modificherà quello che si vede dentro, non nascondendolo mai.
Questo abito è un invito a ricordare che ognuno di noi è un essere unico e perfetto in ogni sua sfaccettatura, anche a volte imperfetta.
Quindi, (IN)HABITARE, ci ricorda proprio che quello che indossiamo di più bello e prezioso siamo proprio noi stessi, il nostro corpo, che è anche la nostra casa.
Tutto ciò che viene aggiunto può solo apportare un valore, ma mai, modificare