Regista totalmente e idiosincraticamente indipendente, con base operativa in una delle città satellite di Torino – dove Nietzsche gustò la cucina più buona della sua vita, e dove perse definitivamente il senno. I suoi film non parlano, insistentemente e laconicamente, che delle uniche due cose per cui valga la pena vivere: l’arte e il suicidio. Ut scandala eveniant.
Descrizione progetto in concorso
Alea
All’uscita dal cinema, Alea e Nyx cominciano a parlare di quale sia il modo più giusto di guardare le cose. Mentre discutono, il mondo intorno a loro comincia a evaporare. A ogni parola scritta, detta, incisa nel tempo, si rimpiange il silenzio. A ogni taglio di luce, il buio. Alea è un dialogo sull’arte che, passo dopo passo, si svela come un inno al rumore notturno. I personaggi soccombono al flusso acquatico delle immagini, vi annegano con dolcezza. Una piccola apologia d’apocalisse.