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Soroor Mehdibeigi

CINEMA | LAZIO

Soroor Mehdibeigi è una regista Iraniana, attualmente stabilizzata a Roma. Inizia i suoi studi con la Letteratura, a Shiraz, e vince il bronzo alle Olimpiadi Nazionali di Letteratura. Successivamente studia Cinema alla Teheran University of Art. Nel 2018 scrive e dirige il cortometraggio “Groundless”, la storia di un gruppo di lavoratori che trovano il corpo di un bambino nel terreno della loro fabbrica. Il corto entra in selezione ufficiale in diversi Festival internazionali, come il Nevada City International Film Festival, il Salento International Film Festival, l’ Oregon State International Film Festival, e il Teheran International Short Film Festival come miglior adattamento. Dal 2016 al 2020 lavora come regista, aiuto regia, project manager e montatrice per diversi film indipendenti in Iran. Nel 2020 vince una borsa di studio come miglior studente e si trasferisce a Roma, dove consegue una laurea magistrale in Cinema alla Rome University of Fine Arts (RUFA). Nel 2023 scrive e dirige il suo secondo cortometraggio “Outcast”. Outcast è stato ufficialmente selezionato all’Ostia International Film Festival di Roma, al Festival Intervalli di Torino, al Rieti e Sabina Film Festival di Roma, al Barcelona Indie Filmmakers Festival e è stato finalista al Rufa Screen Film Festival e Semifinalista al Mediterraneo Festival Corto. Soroor continua a lavorare come Aiuto regia e montatrice in diverse Film produzioni a Roma, nella realizzazioni di cortometraggi e documentari. Nel 2023 viene invitata a far parte della giuria del NGO International Film Festival e del Brixia Film Festival. Attualmente, Soroor ricopre il ruolo di direttrice artistica della Città dell’Utopia International film festival a Roma, primo edizione 2024. un festival non-profit ideato per sostenere registi indipendenti, a basso budget e giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Di recente sta lavorando al suo prossimo cortometraggio intitolato “Nora”. 

Descrizione progetto in concorso

Outcast

“Le notti rivelano cose nella loro oscurità che non sono visibili durante il giorno”. La storia di “Outcast” si svolge nel mio primo anno di migrazione. Racconta di un autore migrante che non riesce più a scrivere, o forse non vuole più farlo. È la storia di due uomini migranti che si incontrano una notte, vagando nelle misteriose notti di Roma, dove nasce un’amicizia. Il film riflette il contrasto tra la bellezza di una città affascinante e il senso di estraneità che vi si può provare. Il silenzio della notte diventa forse un sollievo a questa solitudine. Il film è un progetto studentesca, realizzato con un budget e attrezzature minimi, insieme ad altri studenti di cinema. Grazie a una campagna, è stato possibile raccogliere un piccolo budget, e così il gruppo è riuscito a portare a termine il film, con Lorenzo d’Amico De Carvalho e Anne Riitta Ciccone come co-producer e  Laura Catalano per 8 Production e Siberia come distributore. L’obiettivo principale era accompagnare per un momento la solitudine dei protagonisti, senza chiedersi cosa accadrà dopo.