Diletta Nannicini
DANZA |
Coreografa, Docente e Direttrice Artistica della scuola di danza Soul Dance Lab di Roma.
Diletta Nannicini è laureata con lode presso l’Accademia Nazionale di Danza al Biennio Specialistico per la formazione di Docenti in Discipline Coreutiche ad indirizzo Contemporaneo. Continua poi a perfezionarsi studiando in Italia e all’Estero.
È stata docente di Tecnica Contemporanea e Storia della Danza presso il liceo coreutico di Grosseto.
Danzatrice per la compagnia di danza contemporanea “EMotions” di Miriam Baldassari per lo spettacolo “Molto rumore per nulla”. Danzatrice ed assistente alla coreografia per la compagnia di danza contemporanea “Aire44” di Gianluca Possidente per lo spettacolo “Ho sentito Eva cantare”.
Ai diversi concorsi nazionali ed internazionali cui partecipa con le sue coreografie, oltre a classificarsi sul podio, vince diversi premi speciali tra cui miglior coreografia (“Talent for dance” 2022), miglior tecnica contemporanea (“Ballando Ballando Dance Festival” 2019), premio miglior gruppo contemporaneo e miglior coreografo (“PierrotDanza” 2019), premio top coreographer, premio innovazione e trofeo per la miglior coreografia in concorso (“Salerno Danza d’Amare” 2018) e Premio speciale Prix Odette Bonhème per l’alto valore artistico della coreografia al concorso internazionale di Parigi (“La Scene Francaise” 2013).
A Dicembre 2021 è selezionata come coreografa per lo spettacolo “Giovani creativi” andato in scena al Teatro Furio Camillo di Roma. A Giugno 2022 è ospite con le sue coreografie allo spettacolo “Danza il Solstizio d’Estate” presso l’Artificio La Fabbrica delle Arti.
A Marzo 2023 vince il secondo premio nella categoria Coreografi Emergenti al concorso internazionale di Amsterdam (“AmsterDans”), ottenendo anche il Premio della Critica.
“THE STRATEGY OF A PLAYER”
Platone affermava che si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione. Il gioco è una forma di “allenamento alla vita” in un ambiente controllato: si gioca alla lotta per imparare ad attaccare e difendersi, si gioca a nascondino per imparare a nascondersi dai pericoli, si gioca a memory per sviluppare le capacità mnemoniche. Da questa prospettiva, il gioco è un’attività finalizzata all’apprendimento di pratiche, comportamenti e strategie utili da applicare nella vita reale per facilitare la sopravvivenza dell’individuo. L’attività ludica vissuta sin da bambini fornisce un know-how indispensabile per la vita adulta, dove poi si metteranno in campo le proprie carte migliori.
Questo elaborato coreografico vuole essere lo specchio del legame tra la dimensione ludica e la dimensione esistenziale della vita reale. Esattamente come nella vita, sul palco e nel gioco, c’è chi predilige il gioco di forza, chi preferisce il gioco di logica o di strategia, chi spera nella fortuna e chi sarà molto abile a bluffare. In fondo anche Lev Tolstoj ha scritto che il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
E voi, che giocatori siete?