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Emilio Seri

VIDEOCLIP | Lazio

Emilio Seri è un autore e regista con esperienza in Italia e negli Stati Uniti.

Dopo essersi laureato in Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma con una tesi sul rapporto tra parola e immagine nel cinema di Josef Von Sternberg, nel 2016 consegue un MFA (Master of Fine Arts) in Regia e Sceneggiatura presso il City College di New York, dove riceve la borsa di studio per il merito scolastico ‘Bert Saperstein Communication Scholarship’. La sua tesi di specialistica, un cortometraggio di fantascienza intitolato ‘Astral Migrant’, viene selezionato come semifinalista agli Student Academy Awards 2016 e proiettato in vari festival internazionali. Nel 2021 entra a far parte di Domestika, una comunità di creativi internazionale, in qualità di filmmaker, realizzando corsi online e creando visuals per i trailer pubblicitari. Attualmente è di base a Milano dove lavora come filmmaker e aiuto regia freelance, scrivendo e dirigendo corti, videoclip e spot per clienti come Toiletpaper Beauty. Sta anche ultimando la post-produzione di un cortometraggio stop-motion e sviluppando il suo primo lungometraggio.

Descrizione progetto in concorso

Il videoclip racconta di un uomo-scarafaggio solo e depresso che vive recluso nel proprio appartamento fino a quando un giorno decide di riaprisi al mondo sfidando gli sguardi schifati delle persone, riscoprendo i propri hobby, il piacere delle piccole cose e la compagnia degli amici, arrivando a perdersi in un divertimento senza barriere durante un concerto dei Polpo Kid. Interamente girato con una vecchia digicam per evocare l’estetica vintage dei filmini delle vacanze, il video di ‘Cucarachas’ è un puzzle di spaccati di vita grezzi e autentici…di un uomo-scarafaggio!

‘Cucarachas’ è il primo singolo da Mondo Borfo, il primo album dei Polpo Kid che la band ha interamente prodotto, registrato e mixato.

I Polpo Kid sono dei dopolavoristi spiantati ultratrentenni vessati dal Sistema Produttivo Distopico Milanese, che sognano un mondo senza lavoro, in cui le AI provvedano ai bisogni materiali e l’umanità sia libera di accoppiarsi, mangiare empanada e andare in surf.

ll box in cui suonano misura 9 metri quadrati, c’è freddo d’inverno e caldo d’estate, l’umidità è costante, in un microclima padano che sopravviverebbe all’apocalisse nucleare.

Questo ambiente insalubre è in effetti la principale ispirazione per le loro canzoni, che non parlano di nulla: sono perlopiù filastrocche punk annegate nell’echo.

Dal 2024 iniziano a dividere i palchi con diverse band dell’underground italiano, portando il loro garage psych scanzonato in più posti possibile.