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Eleonora Cuntini

VIDEOARTE | Marche

Eleonora Cutini nasce ad Amandola (FM) nel 1997.

Cresciuta tra le colline marchigiane del fermano, non lontana dalla catena appenninica dei Monti Sibillini, eredita attraverso la memoria familiare l’amore per i racconti folkloristici e le usanze della propria terra d’origine. Guidata da visioni oniriche, nella sua ricerca trova spazio il tema della memoria transgenerazionale (e del trauma) analizzato attraverso il legame atavico che esiste tra l’uomo, il Sacro e la Natura. La sua visione mira a rivelare memorie intrinseche attraverso immagini ed elementi nostalgici, muovendosi tra fotografia, videoarte, disegno, incisione, pittura, scrittura e installazioni.

Dal 2016 al 2019 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Urbino con indirizzo Grafica, mentre tra il 2019 e il 2021 sempre presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino frequenta il corso di Pittura Arti Visive Contemporanee. Nell’estate del 2025 vince una borsa di studio per un corso intensivo di una settimana presso la Fondazione Il Bisonte di Firenze.

I suoi lavori video sono stati proiettati in vari festival, tra cui FUORINORMA (Nuove Forme del Cinema Italiano) a cura di Adriano Aprà, Roma, LATERALE FILM FESTIVAL (2023) a Cosenza, International Video Poetry Festival ad Atene, Panoramica *24 // Dialoghi Sospesi a cura di Visual Container Box.

Alétheia 
(2023) 
11’’

Dopo essersi svegliata da quello che sembra essere, apparentemente, un sogno in cui chiedeva di cambiare nome, la protagonista perde non solo il ricordo di esso, ma anche la propria identità. Incapace di riconciliarsi con l’entità che l’ha privata della sua essenza, l’unico modo per trovare conforto è rifugiarsi nella natura, essere immutabile e trascendente, in cui è possibile trovare e conoscere la vera essenza del mondo. La storia della perdita del proprio nome si scontra con la presenza tumorale del sé, l’ego che vuole tutto, che deve esserci, che ha bisogno di ricordare.

Scritto, diretto, montato e interpretato da: Eleonora Cutini

Direttore della fotografia, montaggio: Razvan Lacatus

Compositore: Davide Sonzini